Nessuno conosce il nostro segreto, ma è sulla bocca di tutti.
(I segreti, a volte, sono nelle nostre mani)
Incantesimo Napoletano
È la maschera di Napoli, figura buffa e goffa, è di umore mutevole e pauroso. Ha un
carattere poco affidabile e cerca di uscire dalla situazione in cui si è cacciato con ogni
mezzo a disposizione. L'unico suo affanno è procurarsi il cibo, per il quale è disposto a
raccontare bugie, rubare e farsi prendere a bastonate, l'aspirazione più grande è bere
e mangiare, è un gran goloso di maccheroni. La maschera di Pulcinella si adatta ad
ogni ruolo che spesso cambia, qualsiasi sia il mestiere: servo, padrone, domestico,
capitano, vecchio, magistrato o falegname, ma in nessun caso atletico. Sobrio e lento
nei movimenti ma gesticola sempre, goffo e di poche parole, ma quando parla, è
sempre secco e mordace. Il suo ideale di vita è il dolce far niente. Il suo carattere ha
sfumature molto contrastanti: furbo, coraggioso oppure vigliacco. Porta con sé un
mandolino, sa cantare dolcemente e prende la vita con allegria, senza prendersela
troppo. Pur essendo spesso fatto oggetto di pesanti bastonate, egli riesce simpatico
anche ai potenti che prende in giro e inganna con amabile furbizia. Porta una camicia
bianca con lunghe maniche che coprono le mani e un cinturone nero alla vita che
mette in evidenza il pancione e pantaloni molto ampi e morbidi anch'essi bianchi. La
sua maschera è nera con le rughe e un grande naso aquilino. Bianco cappello a pan di
zucchero e gobba. Le sue scarpe sono nere e lunghe con i calzini rosa scuro. Questa
maschera può considerarsi la più antica del nostro Paese. Già conosciuta ai tempi dei
romani e sparita con l'arrivo del Cristianesimo, la maschera è risorta nel '500 con la
Commedia dell'Arte. Da allora personifica virtù e vizi del borghese napoletano, ma
accolto in tutt'Europa ha assorbito le caratteristiche dei luoghi: in Inghilterra è Punch,
corsaro e donnaiolo, in Germania è Hanswurst cioè Giovanni Salsiccia, in Olanda è
Tonelgeek, ed in Spagna è Don Christoval Polichinela. Derivazioni locali della figura di
Pulcinella possono essere considerati: il trasteverino Meo Patacca e il bravaccio
popolare napoletano Sitonno.
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